Un lungo percorso che nasce da una consapevolezza: difendere e valorizzare lo straordinario patrimonio naturalistico dei nostri territori. Ripercorri i momenti più importanti della nostra storia seguendo alcune delle tappe più importanti del cammino verso i 100 anni.

1856 Parco Nazionale Gran Paradiso

Dopo le Regie patenti del 1821 con cui Carlo Felice re di Sardegna proibì la caccia allo stambecco, nel 1856 Vittorio Emanuele II dichiara Riserva Reale di Caccia le montagne del Gran Paradiso aiutando in questo modo la conservazione del suo animale simbolo, oggetto di una caccia indiscriminata che ne aveva ridotto la popolazione a poche centinaia di esemplari.

1910-1933 Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Un gruppo di intellettuali, ambientalisti e notabili locali, guidati dal carismatico Onorevole Erminio Sipari sin dagli inizi del 900’ lavora assiduamente per istituire un Parco Nazionale in Abruzzo. Grazie all'instancabile e carismatico On. Erminio Sipari,  il 9 settembre 1922 a Pescasseroli (AQ) viene istituito per iniziativa privata il Parco Nazionale d’Abruzzo, riconosciuto con il regio decreto-legge n. 257 l’11 gennaio 1923. Nel 1926 viene pubblicata dal Parco la Relazione Sipari: un vero e proprio trattato storico-scientifico, tra i testi fondamentali nella storia italiana della conservazione della Natura. È del 1928 il primo censimento di orsi con il metodo della conta e la rilevazione delle orme in simultanea.

1922 Parco Nazionale Gran Paradiso

Il 3 dicembre 1922 Vittorio Emanuele III firma il decreto con cui viene istituito il Parco Nazionale Gran Paradiso, il primo Parco Nazionale italiano. L'articolo 1 stabilisce che l’obiettivo del Parco è quello di "conservare la fauna e la flora e di preservare le speciali formazioni geologiche, nonché la bellezza del paesaggio".

1933-1952 Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Il 24 novembre 1933 inizia il periodo più buio delle aree protette italiane: il regime fascista sopprime l’Ente Autonomo di gestione licenziando i dipendenti dei Parchi e affidando la sorveglianza alla Milizia Nazionale Forestale; del tutto inefficiente rispetto agli obiettivi di conservazione. Gli eventi bellici determinarono uno sfruttamento intensivo dei boschi con una lunga stagione di tagli industriali per la produzione di traversine per le ferrovie, carbone vegetale e legna da ardere.  Nel 1950 la neonata Repubblica Italiana ricostituisce l’Ente Autonomo del Parco Nazionale d’Abruzzo.

1947 Parco Nazionale Gran Paradiso

Dopo gli anni difficili della guerra, segnati da bracconaggio diffuso e da una difficile gestione delle aree protette, il 5 agosto 1947 il Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola decreta la nascita dell'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso. Viene nominato direttore soprintendente il prof. Renzo Videsott che nel 1948 fonderà nel castello di Sarre la prima associazione ambientalista italiana, la Federazione Nazionale Pro Natura.

1968-1980 Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Sul finire degli anni Cinquanta il Parco vive una campagna di speculazione edilizia particolarmente aggressiva tale da mettere in pericolo l’esistenza stessa dell’Ente.  Sul finire degli anni ‘60, la nuova direzione del Parco rilancia numerosi progetti di conservazione e di controllo del territorio, salvando orsi, lupi e camosci. Nuovi progetti di ricerca scientifica e campagne di sensibilizzazione su scala nazionale portano il Parco a ottenere il prestigioso Diploma europeo delle aree protette.

1981-2000 Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Gli anni ‘80 sono segnati da grande spirito d’innovazione e avanguardia, viene sperimentata per la prima volta in Italia la zonizzazione del Parco, uno strumento di pianificazione del territorio in funzione della conservazione della natura e dello sviluppo sostenibile delle comunità locali. La zonizzazione così sperimentata,  verrà inclusa nella legge quadro delle aree protette nel 1991. All’inizio degli anni ’90 prende il via uno dei progetti di maggior successo, il Volontariato per la Natura: migliaia di giovani da tutta Italia partecipano ai programmi organizzati dai dipendenti dell’area protetta. Nel 1991 scatta l'operazione 2000x2000x2000 con l’obiettivo di portare a 2000 la popolazione di camoscio sulle principali cime dell’Appennino entro l’anno 2000: un traguardo raggiunto già prima del nuovo millennio.

2001-oggi Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

A seguito di alcuni ampliamenti  del perimetro dell'area protetta, il Parco cambia denominazione e diventa Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nell’aprile del 2006 viene presentato e sottoscritto il Patom - Piano d’azione per la tutela dell’orso marsicano con lo scopo di proteggere questa specie endemica dentro e fuori i confini del PNALM, in maniera sinergica e strategica con tutti gli Enti ed Istituzioni coinvolti nella sua tutela. Nel luglio 2017, cinque siti di faggete vetuste del Parco, che vantano al loro interno alberi di 560 anni, vengono riconosciuti Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO: un grande riconoscimento per il lavoro svolto dal Parco.

2006 Parco Nazionale Gran Paradiso

Viene assegnato al Parco Nazionale Gran Paradiso il prestigioso Diploma europeo delle aree protette istituito dal Consiglio d'Europa nel 1965. La certificazione viene assegnata solo alle aree protette, semi-naturali o di interesse paesaggistico di rilevanza europea che dimostrino di avere una protezione adeguata per la conservazione della biodiversità, delle diversità geologiche e paesaggistiche e che risultino dotate di "evidenze culturali, estetiche e scientifiche".

2014 - oggi Parco Nazionale Gran Paradiso

Il Gran Paradiso è il primo parco italiano ad entrare nella Green List mondiale delle aree protette nell’ambito del congresso internazionale dei Parchi, promosso dall’Unione Mondiale Conservazione della Natura (IUCN). Un importante riconoscimento - riconfermato successivamente nel 2017 e nel 2021 - ottenuto grazie all’azione di protezione della natura e allo sviluppo sostenibile delle comunità locali realizzato attraverso la valorizzazione del legame profondo con la storia, la cultura e il territorio dell’area protetta.

"Il tempo è il mezzo di cui la natura dispone per impedire che le cose avvengano tutte in una volta."

John Archibald Wheeler